Trump è stato rieletto presidente degli Stati Uniti d'America alle ultime elezioni. Si tratta del presidente più anziano mai eletto. Scopriamo di più su questa carismatica quanto ambigua figura politica ed imprenditoriale che si insidierà il 20 gennaio alla casa bianca.
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Dalla nascita all'inizio della carriera imprenditoriale
Donald John Trump è nato il 14 giugno 1946 a New York, nel quartiere di Queens, da Fred Trump, un imprenditore immobiliare di successo, e Mary Anne MacLeod, una casalinga di origini scozzesi. Cresciuto in una famiglia benestante, Donald era il quarto di cinque figli. Frequentò la Kew-Forest School prima di essere trasferito alla New York Military Academy all'età di 13 anni, per sviluppare disciplina e concentrazione. Qui si distinse per il suo carisma e le sue abilità sportive, in particolare nel baseball. Dopo il diploma nel 1964, Trump si iscrisse alla Fordham University e successivamente alla Wharton School dell'Università della Pennsylvania. A 21 anni iniziò a lavorare nell'azienda di famiglia, la Elizabeth Trump & Son, gettando le basi per la sua futura carriera nell’immobiliare.
La carriera da imprenditore immobiliare
Concentrato sull'espansione del business immobiliare, Donald iniziò a sviluppare proprietà residenziali nei quartieri periferici di New York. Nel 1971, prese il controllo dell’azienda e la ribattezzò The Trump Organization, spostando il focus verso progetti di alto profilo a Manhattan. Uno dei suoi primi grandi successi fu il restauro del Commodore Hotel, trasformato nel lussuoso Grand Hyatt New York nel 1980. Trump costruì grattacieli iconici come la Trump Tower e si espanse in casinò, hotel e campi da golf, consolidando il suo marchio globale.
Trump al Cinema e in Tv
Donald Trump ha fatto numerose apparizioni cameo nel cinema e in televisione, spesso interpretando sé stesso, simbolo di successo e ricchezza. Tra i ruoli più noti, compare in Mamma, ho perso l’aereo 2 (1992), dove dà indicazioni al protagonista in un hotel. Ha recitato in altre pellicole come Zoolander (2001) e Two Weeks Notice (2002), rafforzando la sua immagine pubblica. Trump è stato anche citato o parodiato in film e serie per il suo stile e personalità distintivi. Queste apparizioni, pur brevi, hanno contribuito a rendere il suo nome riconoscibile ben oltre il mondo degli affari.
L'amico Elon Musk
Anche se dopo la rielezione di Donald Trump a presidente, Musk sembra essere diventato uno dei suoi più stretti collaboratori e consiglieri, il loro rapporto non è sempre stato così idilliaco. Durante la presidenza di Trump (2017-2021), Musk partecipò a consigli economici e industriali, come il Manufacturing Jobs Initiative, mostrando un iniziale desiderio di collaborare su temi tecnologici e di innovazione. Tuttavia, Musk lasciò il consiglio dopo che Trump annunciò il ritiro degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi sul clima, esprimendo disaccordo sulle politiche ambientali. Musk ha sempre elogiato Trump per le sue politiche pro-business, come la riduzione delle tasse, ma ha anche criticato il suo approccio al cambiamento climatico e la gestione della pandemia di COVID-19. Ora però sembrano essere più uniti che mai, e Musk è coinvolto in prima persona nelle decisioni della casa bianca.
Le vicende giudiziarie di Trump
Donald Trump è stato coinvolto in numerose vicende giudiziarie nel corso della sua carriera. Tra i casi più noti, si annoverano accuse di frode legate alla Trump University, che nel 2016 portarono a un accordo da 25 milioni di dollari per risarcire gli studenti. Durante la sua presidenza, Trump fu oggetto di due procedimenti di impeachment: il primo nel 2019 per abuso di potere e ostruzione al Congresso, e il secondo nel 2021 per incitamento all’insurrezione dopo l’assalto al Campidoglio. Inoltre, è stato indagato per questioni fiscali e documenti riservati post-presidenza. Ha anche avuto problemi legali legati ad alcune sue relazioni con donne che poi l'hanno denunciato. In ogni caso, ha un autobus pieno di avvocati di alto livello che fin ora hanno ridotto praticamente al minimo le conseguenze legali per il Tycoon.
La famiglia Trump
La famiglia Trump è nota per il suo ruolo centrale negli affari, nella politica e nei media americani. Il patriarca, Donald Trump, ha avuto cinque figli da tre matrimoni. Con la prima moglie, Ivana Trump, ha avuto Donald Jr., Ivanka e Eric, coinvolti nella Trump Organization. Ivanka, in particolare, ha ricoperto ruoli politici durante la presidenza del padre, mentre Donald Jr. è attivo nella politica repubblicana. Dal secondo matrimonio con Marla Maples è nata Tiffany Trump, e con la terza moglie Melania Trump, Barron Trump, ancora minorenne. La famiglia Trump è un simbolo di potere, ma anche di controversie e forte esposizione mediatica.
I piani per il futuro
Il piano di Trump per il 2025 riprende quello del 2017, ovvero "America First" con l'aggiunta del "2.0". Ovviamente si riferisce alle politiche contro gli immigrati irregolari. È l'equivalente del nostro "Prima gli italiani". Mentre su immigrazione e fiscalità non ci saranno particolari cambiamenti, le preoccupazioni maggiori dei governi, soprattutto Europei, riguardano la questione dei dazi e della gestione dei conflitti in giro per il mondo. Trump afferma di avere un piano per fermare molti di questi conflitti in "poco tempo", ma in passato è stato criticato per aver mostrato, secondo l'opinione pubblica americana, segni di debolezza nella politica estera. Ad esempio, per molti, il suo mostrarsi debole con Putin ha posto le basi per la successiva invasione dell'Ucraina. Trump sottolinea costantemente il suo dirsi scettico sulla questione cambiamento climatico e la gestione che la comunità internazionale propone. Infine, ha inserito nell'esecutivo alcuni personaggi legati al mondo No-Vax e area complottista, che rappresentano buona parte dei suoi elettori.
Cosa aspettarsi da Trump
Donald Trump è da inserire in quel filone mondiale di imprenditori che decidono di buttarsi in politica per provare a migliorare principalmente le norme fiscali. Un paragone che calza a pennello per il nostro paese è Silvio Berlusconi. Trump però è caratterizzato da connotati più forti sulla questione immigrazione, su cui invece è più simile a Salvini. Somiglia molto al cavaliere anche per tutto quello che riguarda l'aspetto mediatico, sulla gestione della presenza e l'esaltazione del personaggio e di ciò che dice.
Trump non ha reale esperienza in campo internazionale, ed è il problema più grande, perché il pianeta sta vivendo forse il periodo storico più incerto e instabile mai vissuto. È critico nei confronti dei vaccini contro il Covid 19, è uscito dall'accordo di Parigi per il clima perché ritiene il cambiamento climatico un invenzione e mette al primo posto il profitto.
La sua vittoria alle elezioni è stata netta, quasi umiliante per i democratici, che ora, un po' come la sinistra italiana, potranno fare ben poco per arginare le derive populiste che si esprimeranno nelle leggi e azioni intraprese dalla nuova presidenza.